(In
amore, come in guerra, mai sentiamo il colpo che ci raggiunge. La morte, come
l’amore, mai avverte da dove si avvicina…)
Innamorato
un’altra volta
dell’amore
che porto dentro
la
sete furiosa di un futuro
ha
esaurito le mie alternative
portandomi
dritto verso l’impatto:
un
proiettile congelato in aria
a
pochi metri da un cuore freddo
e
attendo un minimo segno di calore
per
aprire la sua pelle ed entrare nel sangue
vinto
dalla forza del desiderio
ciecamente
e senza paura
del
possibile disastro.
Giugno ’95
Traduzione di Marco
Paone
da
Poesia ultima di amore e malattia,
aguaplano, 2017
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