ALLORA
Nessuno
ci ascoltò, nessuno seppe.
Ma tu
sì che mi udisti in fondo a te
e
senza nessun dubbio lo sapesti.
Ero
anche consapevole
degli
oscuri segnali che i tuoi occhi
mi
lanciavano audaci, luccicando,
perché
io solo potessi capirli.
Ma
non poteva, non poteva essere
perché
ci sono cose che non devono
compiersi,
benché nate dal profondo
con
forza e desiderio.
Che
verità tremenda
di
così triste luce e lenta morte.
Morte
che non muore e tuttavia
è
infinita allegria, perché nata
da un
centro eterno e puro.
In
altro mondo, in un’altra vita
di
coloro che aspettano sulla ruota del tempo,
succederà
di nuovo e per sempre
questo
fuoco bellissimo che allora
si
diffuse perfino
dentro
le gallerie del desiderio.
E
brucerà come vorrà, vorace
nel
suo arbitrio, ma senza che nessuno
e che
niente ci salvi dalle fiamme
né
possa impedire che ci incenerisca.
Traduzione di Francesco
Dalessandro
da Chiave del sogno,
Contatti, 2019
(in corso di pubblicazione)
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