L’INNAMORATA
PERDUTA
I
È finita…
suona amara la verità
come si
crede al principio?
Ascolta,
è il cinguettìo dei passeri per la buonanotte,
a ronda
sulle grondaie del tuo tetto.
II
Le gemme a foglia
delle viti sono lanugginose,
l’ho notato
proprio oggi;
un altro giorno
ancora le farà sbocciare
– tu sai che il
rosso in grigio trascolora.
III
Domani ci vedremo,
immutati, amore?
Potrò prendere le
tue mani fra le mie?
– Siamo solo amici.
– Eppure, semplici amici
serbano tanto a
cui debbo rinunciare io:
IV
ogni sguardo
chiaro e corrucciato,
seppure lo
trattengo con cuore che s’affanna –
la tua voce,
quando rivuoi i bucaneve,
seppure mi rimane
per sempre nell’anima!
V
Pure, parlerò come
tra semplici amici,
o solo un po’ più
forte,
ti terrò la mano
come ad altri è consentito,
o appena un po’ di
più.
Traduzione di Angelo Righetti
da Liriche e monologhi drammatici, Biblioteca
Mondadori, 1982
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