PAESAGGIO
INVERNALE *
I tre che scendono
la collina invernale
Abbrunati, con
lunghe aste e la muta di cani
Alle calcagna,
nella trafila degli alberi,
Oltre le cinque
figure al falò della paglia,
Ritornando muti e
intirizziti al paese,
Ritornando ai
cumuli di neve, al laghetto ghiacciato
Animato di
bambini, agli anziani,
I lunghi compagni
che non possono raggiungere,
La luce azzurra,
uomini con scale, presso la chiesa
La slitta e l’ombra
nella strada al crepuscolo,
Non sanno che nell’instabile
tempo a venire,
Dispiegatosi il
funesto spreco della storia,
Li si vedrà ancora
sul ciglio
Della stessa
collina: quando tutta la loro compagnia
Si sarà
irrevocabilmente perduta,
Questi uomini,
questi tre vestiti di marrone
Sotto lo sguardo
degli uccelli terranno la scena e sveleranno
Nel loro
configurarsi con gli alberi,
Il ponticello, la
casa rossa e il fuoco,
Che luogo, tempo e
occasione mattutina
Li ha mandati nel
bosco, la muta di cani
Alle calcagna, le
lunghe aste in spalla,
Per ritornare come
ora li vediamo e scendere
Sprofondando nella
neve la collina invernale,
Mentre tre uccelli
guardano e il quarto vola via.
Traduzione di Sergio Perosa
da Canti onirici e altre poesie, Einaudi
1978
* la poesia è
ispirata al celebre quadro di Pieter Bruegel, Cacciatori nella neve
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