LA CAPRETTA
Florentem, cytisum sequitur lasciva cappella.
Virgilio, Ecl. II, 64
Quando trovo qualcun che me la mena,
La mia capretta, a pascolar sul monte,
Tutta la sento di dolcezza piena
Guizzar pel gusto che le brilla in fronte:
E se poi qualchedun me la rimena,
Corro tosto a lavarla ad una fonte,
Indi l'asciugo, e non è asciutta appena
Che a trastullarsi anco le voglie ha pronte.
Sempre sana e piacente, al caldo e al gelo
Va intorno e con gli scherzi altri diletta,
Tanto la tenni e l'educai con zelo.
Eccola qui che una carezza aspetta,
Fresca, pulita e non le pute il pelo...
Dite, chi vuol baciar la mia capretta!
da Rime, Scriba studio edizioni, 1999
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