mercoledì 29 aprile 2020

Jude Stéfan


COME LA MADRE IL SUO BAMBINO


Come la madre il suo bambino così
io ti spoglio ma molto lentamente.
Messe a nudo le braccia le bacio del tuo
petto scoperto in riverenza; cadono
quindi la gonna e le sue gale
alle tue gambe adorate fedeli. Allora
io spargo i tuoi capelli tu liberi
la gola sfilandomi fibbie e anelli
per una carne più pura con le tue fini
dita premi i miei occhi indociliti.
Se giaci se guerreggi a turno muti
e gementi alla messa dei corpi ci comunichiamo
con l’ostia delle lingue e delle labbra


Traduzione di Gianfranco Palmery

da Alma Diana, Il Labirinto, Roma 2000

Nessun commento:

Posta un commento