LE LACRIME NON PIANTE
Le lacrime non piante
diventano laghi bui
che dimorano sotto gli occhi.
Poi le ombre mangiano un po’ alla volta
tutte le altre strade del volto.
Arrivano alla bocca
unico ardito ingresso all’Ade
e si depositano come zolfo nei polmoni
finché mi affaccio al mondo
guscio di sé
senza che nessuno si accorga
di cambiamenti
di seppur minime alterazioni
circolo libera
solo fragile
solo il «non toccare» devo nascondere.
Traduzione di Viviana Sebastio
Da Σε χρόνο αιωνίως ενεστώτα (In un tempo di eterno presente) Ekdoseis Alexandreia, Atene 2003
Cari lettori, causa un trasloco che
si protrae, sono privo di tutti i miei libri, i quali sono inscatolati e chiusi
in un deposito, chissà dove. La loro assenza non mi consente di variare troppo
la programmazione di questo blog, perciò avete letto più spesso del solito (e
leggerete ancora) le mie poesie e quelle di amici che in qualche modo trovo
salvate sul mio pc; oppure poesie tratte da libri di amici pubblicati da poco e
letti in queste settimane.
Nessun commento:
Posta un commento