lunedì 1 gennaio 2024

Francesco Paolo Memmo

È uscito da poco Linea di basso ostinato, libro antologia che rompe dopo decenni il silenzio di un poeta importante e non dimenticato da chi lo ha conosciuto, e troppo a lungo restato in silenzio. Perciò voglio inaugurare il nuovo anno di questo blog con una sua poesia, dedicata allo scrittore Vasco Pratolini nella circostanza ricordata dal titolo, per dire anch'io, con un suo verso, rivolgendomi a Paolo: “bentornato, ce n’hai messa, ce l’hai fatta”!


da LETTERE A VASCO

Settima, per l'uscita del Mannello


Ora che il tuo silenzio si è colmato

di parole che costano sangue – rappresa

la memoria in grumi di miele di fiele –

e vinta ‘sul campo’ la battaglia

appianato tranne uno ogni tuo debito

 

nel mese che rinnova il prodigio

del cane Smog risorto dal fogliame

in cui è sepolto (finirà quest’inverno,

lo lasceremo alle spalle, vaffanculo)

 

oggi dodici di marzo, le cinque appena

passate – tanto perché si fermi in qualche

modo la data, come a te piace – come

vedi facendoti il verso, in versi, e fino

a un certo punto scherzando, siccome io

e te, noi lo sappiamo, solo così sappiamo

esorcizzare la vergogna

 

oggi dunque nel mese e nell’anno

che volenti o nolenti dovremo ricordare,

e nell’ora persino che il tuo poeta

consacra ai naviganti, questo volevo dirti:

ciao pratolo, ciao vasco, ciao dotto’,

bentornato, ce n’hai messa, ce l’hai fatta;

e niente brutti pensieri: paolo lo vieta.

Il viaggio procede a gonfie vele.

12 marzo 1985


da Linea di basso ostinato, Edizioni Il Labirinto, 2023

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