mercoledì 3 gennaio 2024

Francesco Paolo Memmo

 da RICOGNIZIONI

II


Siamo giunti nel luogo dove crescono

gli alberi nani, dicesti, dove i fulmini

non possono trafiggerci - e in effetti

era un giardino incantato, un orto di

delizie: solcavano il cielo squadriglie

di volatili.


Aprile non è il mese più crudele,

benché confonda memoria e desiderio,

non è crudele se era un giorno di aprile

la data.


(Potrei anche sbagliarmi).


La città era dietro le mura, se ne vedevano

le torri e i campanili, ma vuota,

così almeno mi piaceva immaginarla.


Un paradiso!

Come se davvero esistesse un paradiso.

Esiste il paradiso?

No, risposi, non credo.


Fu allora che prendesti la corsa,

mi costringesti a un trafelato inseguimento.


da Linea di basso ostinato, Il Labirinto, 2023

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