mercoledì 31 gennaio 2024

Vincenzo Di Maro

 LA ZOLLA E' SODA DI VENTO


La zolla è soda di vento, bassa la rondine,

a letto la vergine dorme.

Profondo è il futuro.

Il letto è un mucchio di stracci.

Nel sonno un uomo serpeggia.

Non esiste bambino.

Il poeta Villon al risveglio

smarrisce un poema sognato.

Non scritto è il futuro.

Si scrivono lettere: questa si scrive.

Controluce in sonno a qualcuno

un uomo cammina e non scorge:

imprevista la rondine macula il vento.

Ignoto è il futuro.

Su un muro di carceri un uomo

incide il poema che Villon non ebbe.

Si desta la vergine. Di terra ha il guanciale.

Un bambino di stracci è il futuro.


(Inedita)

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