Non lotto più: è spenta la vampa feroce, incandescente:
Venere mi avvolge di freddo, io muoio.
Strisciava per le carni, e ora per le ossa, il cervello
quest’amore triste, ansante, dovoratore.
Così nei sacrifici la fiamma consuma le vittime,
le manca l’alimento, si raggela.
Traduzione di Umberto Albini
da Bisanzio nella sua letteratura. A cura di Umberto Albini e Enrico V. Maltese, Garzanti 1984
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