LA VITA ONNIPOTENTE
Esiste la parola e poi
l’abisso.
E la sera già piega oltre i
crinali
dove fermano il volo i
colombacci,
mentre come radici le mie mani
affondo nella terra viva e
ascolto
il vento che preannuncia la
tempesta.
Poi, nella notte odorosa di
pioggia,
il timido pallore del tuo
corpo
è un bicchiere di lucciole
accese
alle mie dita tenui, al mio
stupore.
(inedita)
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