PSEUDO CALLINO
L’orda selvaggia
dei Cimmèri,
avvolta da nebbie
e fredde nubi,
già discende dal
Nord e già disprezza
l’impalpabile
mollezza che corrode
il nostro animo
piccino.
Dal petto non
sgorga più il coraggio
ma lamenti di
cerva intimorita,
l’agiatezza di
anni ha infiacchito
le membra che
reggono alla sete
soltanto orci di
vino che aumentano l’arsura
e la lucente
Aurora altro non vedrà
che l’ora nostra
del distacco dalla vita.
da Ventotto frammenti (di anonimi lirici greci),
inediti