QUANDO LE DITA
Quando
le dita tracciarono la linea
aguzza
dei tuoi fianchi, quando,
brune
tortore tremanti, le punte
dei
seni al tocco delle labbra
si
alzarono in volo, quando il fuoco
pallido
del tuo ventre si accese
e
arse le morte foglie del pudore,
quando
l’ansia fu spasimo, grido
muto,
quando dal desiderio
generasti
il piacere e le labbra
si
schiusero per dirlo, quando l’esangue
fiore
del tuo corpo finalmente si aprì
fra
petali di febbre io ape assetata
mi
posi saziandomi lasciandomi morire…
(inedita)
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