SOGNO
Camminavi
in un viale di platani,
ali
i piedi in mezzo all’ocra delle foglie,
nel
pensiero tumulto e tempesta
tu
eri, nel sangue bruciavi
come
sole inclemente in un tramonto
di
bronzo e d’oro, fuggivi e non potevo
tenerti;
eri spuma, vertigine marina.
Da
una scala di tenebra e di sogno
scendevi
(io nel sogno ero ambra
sui
tuoi capelli ansia nei passi) e timo-
rosa
tu venivi nel cuore della notte
(io
teso t’aspettavo come l’agonia
del
millennio): ti presi, ti effondesti
nel
mio sangue, eri bruma mattutina.
La
buia stanza fioriva in foglie timo
e
rosa di luce e i nostri volti
non
oppressi più dal buio e dal sonno
si
aprivano al mondo e nel compiuto
desiderio
si schiudeva una rosa
nera
e fina insaziata sul lino,
io
cupo spasimo ero ma tu viva spina.
(inedita)
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