11 - Giambattista Guarini
Con che soavità,
labra odorate,
e vi bacio e
v’ascolto;
ma se godo un
piacer, l’altro m’è tolto.
Come i nostri
diletti
s’ancidono fra
lor, se dolcemente
vive per ambiduo
l’anima mia?
Che soave
armonia
foreste, o dolci
baci, o cari detti,
se foste
unitamente
d’ambedue le
dolcezze ambo capaci:
baciando i detti
e ragionando i baci.
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