VEDUTA SUL MARE
Libeccio tempesta sul
mare.
Alzi lo sguardo a voli
intirizziti. Non
sai che nuove lusinghe
o che minacce
ti prepari la sorte,
quale approdo
tenterai nella sera
che inclina.
Indaghi segni
elementari, oscuri
presagi del tuo farsi:
la svilita
alga scura la tavola
corrosa
che sai di schianto,
pena
meditata da un dio che
t’è nemico.
Sogni un volto i cui
tratti
l’ansia scaltrì,
l’attesa…
Ma la burrasca induce
a disperare il porto a
domandarti
quale inganno
nuovissimo ha filato
la malasorte. Attendi,
chino al timone
inutile, che un gorgo
subito aperto e chiuso
ti dia pace:
forse è questo che
speri.
Benché avvezzo
alle insidie, ti sai
troppo a lungo provato…
da L’isola (poema inedito)
Nessun commento:
Posta un commento