CAMMINANDO DI NOTTE
PREGA LE STELLE CHE
GUIDINO IL SUO CORSO
Io
veggio in cielo scintillar le stelle
oltre
l’usato e lampeggiar tremanti,
come
ne gli occhi de’ cortesi amanti
noi
rimiriam talor vive facelle.
Aman
forse là suso, o pur son elle
pietose
a’ nostri affanni, a’ nostri pianti?
Mentre
scorgon le
insidie e i passi erranti
là
dove altri d’Amor
goda e favelle?
Cortesi
luci, se Leandro in
mare
o
traviato peregrin foss’io,
non mi
sareste di soccorso avare:
cosí
vi faccia il sol piú belle e chiare,
siate
nel dubbio corso al desir mio
fide
mie duci e scorte amate e care.
Nessun commento:
Posta un commento