SVANISCE
IL DOLORE E ARRIVA IL SONNO
(Credere
ancora in me stesso sarebbe la cosa più semplice, ma fingere di non credere nel
mio ritorno al mondo è più prudente. Eppure ho fiducia nei miei occhi e so cosa
stanno vedendo intorno a loro.)
Credo
ormai che potrei
passeggiare
fra spiriti estranei
senza
calpestare i loro sogni più segreti.
Non
sento più quel dolore immobile
che
prima abitava le mie notti,
svegliandomi
in una delle ore più buie
consapevole
che il giorno seguente
nulla
mi avrebbe portato di così diverso
dal
fallimento che mi stava sciogliendo
con
il fuoco dell’inferno in cui vivevo.
Novembre ’94
Traduzione di Marco
Paone
da
Poesia ultima di amore e malattia,
aguaplano, 2017
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