lunedì 17 novembre 2014

Fernando de Villena

EPITAFFIO

Non turbi la mia tomba il rauco vento
né la pioggia d’inverni successivi.
Per posare quegli iris sensitivi
invano cercherai il mio monumento.

Non voglio nella terra insediamento
e neanche nella pace degli ulivi
né stare accanto ad un mondo di vivi
quando finirà il senso di che sento.

Una celeste e tiepida sera estiva
le ceneri darai al mare latino
e sopra le sue onde prontamente

dissolte andranno in Grecia, Italia e Libia,
cercheranno un palazzo submarino
o troveranno quiete più ad oriente.


Traduzione di F. D.

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