COME LE FOGLIE, GIÀ DICEVA OMERO
a Gianfranco Palmery
Come le foglie, già diceva Omero,
proprio come le foglie siamo noi;
lo ripeteva nella Grande Guerra,
nella trincea della speranza, un fante,
con disperata allegria, si sta.
Ma non vediamo il picciòlo, e una brezza
ora calda ora gelida accarezza
la nostra bocca che non sa che dire.
Quell’alito ci fa rabbrividire:
oscilliamo, oscilliamo, si resiste
appesi all’invisibile, sospesi
al semaforo rosso, sull’ignoto;
seduti, muti, chiusi in una stanza,
o forse. O forse in bilico sul vuoto.
Da Orografie, Passigli, 2014
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