da SOLON, vv. 41-60
Splende al plenilunio l’orto; il melo
trema appena d’un tremolio d’argento...
Nei lontani monti color di cielo
sibila il vento.
Mugghia il vento, strepita tra le forre,
su le quercie gettasi... Il mio non sembra
che un tremore, ma è l’amore, e corre,
spossa le membra!
M’è lontano dalle ricciute chiome,
quanto il sole; sì, ma mi giunge al cuore,
come il sole: bello, ma bello come
sole che muore.
Dileguare! e altro non voglio: voglio
farmi chiarità che da lui si effonda.
Scoglio estremo della gran luce, scoglio
su la grande onda,
dolce è da te scendere dove è pace:
scende il sole nell’infinito mare;
trema e scende la chiarità seguace
crepuscolare.
Da Tutte le poesie, I Mammut, Newton Compton
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