ERA UN POETA
Era un poeta. Lui
distillava sensi stupendi
da significati ordinari –
e un’essenza così immensa
da specie familiari
che morivano vicino alla porta –
ci domandiamo perché
non siamo stati noi
ad attingerla – prima –
è lui che schiude le immagini –
lui – il poeta –
che ci destina – per contrasto –
una povertà infinita –
A una ricchezza così inconscia –
non può nuocere il furto:
lui stesso è la sua fortuna –
estranea al tempo.
Traduzione di Nadia Campana
da Le stanze d’alabastro, Universale Economica Feltrinelli, 1982
è un occasione rara, quanto bella, leggere siffatti versi a decantar l'amato ruolo a cui tanti volgono il loro semplice sguardo. Ed io tra questi, leggo questi versi sulla tua pagina, ti ringrazio per l'occasione che mi hai dato, di comprendere quanto è profonda la valle tra l'uomo e il poeta.
RispondiEliminaCon ammirazione
Francesco