QUANTA STRADA
Quanta
strada per giungere a un bacio!
Che
disperata solitudine
prima
di baciare
il
tuo ventre di pioggia!
Tepori
di fine estate benedirono
l’unione
dei nostri fianchi.
Non
era notte né mattino,
ma
un’ora di silenzio quando
alle
piccole coppe dei seni
dissetai
la lunga sete, ebbe fine
l’errante
questua. Di fianchi
e
braccia, d’inguine
e
labbra, di fiato e di febbre,
di
tormento saziato fu l’unione.
(inedita)
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