10 - Torquato Tasso
*
Già non son io
contento
lunge da voi, che
sete il mio tormento,
in così dolce modo
m’arde il pensier;
ma s’egli a voi mi giunge
io mi rimiro ed
odo
allora più vicin
che son più lunge,
ed amo ed ardo e
godo
più del mio foco
se maggior il sento.
*
Lunge da voi, ben
mio,
non ho vita né
core e non son io.
Non sono, oimè!,
non sono
quel ch’altra
volta fui, ma un’ombra mesta,
un lagrimevol
suono,
una voce dolente;
e ciò mi resta
solo per vostro
dono:
ma resta il male
onde morir desio.
*
Siepe, che gli
orti vaghi
e me da me dividi,
sì bella rosa in
te giammai non vidi
com’è la donna mia
bella, amorosa e
pia;
e mentr’io stendo
sovra te la mano
la mi stringe pian
piano.
*
Tacciono i boschi
e i fiumi,
e ’l mar senza
onda giace,
ne le spelonche i
venti han tregua e pace,
e ne la notte
bruna
alto silenzio fa
la bianca luna:
e noi tegnamo
ascose
le dolcezze
amorose:
amor non parli o
spiri,
sien muti i baci e
muti i miei sospiri.
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