STUDIO SU UN LIBRO DI PIETRA
Studio su un libro di pietra il linguaggio dell’eterno,
scivolo tra due macine come un chicco di grano nel rotare / delle pietre,
sono per intero già immerso nello spazio a due
dimensioni,
il mulino della vita e della morte m’ha spezzato la spina / dorsale.
Cosa fare, o pastorale d’Isaia, della tua rettitudine?
La pellicola senza tempo, né alto, né basso, è più fine
d’un / capello.
Nel deserto il popolo si radunava sui massi, e
nell’arsura
la pianeta di stuoia da re mi recava sollievo alla pelle.
Traduzione di Gario
Zappi
da “Anterem”, 96, VI serie, Anno 43
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