mercoledì 19 settembre 2018

Giancarlo Pontiggia

PENSO

5

Mentre svolto con cura tra le stanze
di un pomeriggio ritrovato per caso
con chiavi non più mie

ordino ai versi di celare
il luogo, il nome, il tempo
di coloro che l’hanno abitato, poiché

resta solo ciò che è nascosto,
che non viene nominato

6

Cigola al vento la porta, sbatte
alle intemperie il tuo cuore.
In un sonno erboso,
in un sonno poroso
camminavo.
Ma il cuore è un vigneto maturo,
fra le sue canne scende l’acqua
del sonno. Oh, ma ferma la tua scure,

cuore

(segue)

da Origini – Poesie 1998-2010, interlinea edizioni, 2015

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