PENSO
5
Mentre svolto con cura tra le stanze
di un pomeriggio ritrovato per caso
con chiavi non più mie
ordino ai versi di celare
il luogo, il nome, il tempo
di coloro che l’hanno abitato, poiché
resta solo ciò che è nascosto,
che non viene nominato
6
Cigola al vento la porta, sbatte
alle intemperie il tuo cuore.
In un sonno erboso,
in un sonno poroso
camminavo.
Ma il cuore è un vigneto maturo,
fra le sue canne scende l’acqua
del sonno. Oh, ma ferma la tua scure,
cuore
(segue)
da Origini – Poesie
1998-2010, interlinea edizioni, 2015
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