PENSO
7
Sono solo un modesto
ascoltatore del mondo,
porgo orecchi al vento
delle cose che battono
che ritornano con la semplice
domanda: chi sei? da dove
vieni? Risalgo
una corrente che altri
già hanno percorso, guardo
le rive, il cielo, gli occhi
dei nuotatori, che si perdono
vincono sopravanzano
con alte bracciate; penso
ai vostri numi, leggeri
e fruscianti, che abitano
in stanze oh troppo remote
ormai, e alle loro
case, che dipingo in versi
ombrosi e privi di suono
tra un’estate e un autunno
del millennio che già finisce
sul pianeta che dicono Terra
tra le vie del giorno e della notte
e i loro numeri lucenti
tra i boschi del cielo
e il loro grande nero.
(segue)
da Origini – Poesie
1998-2010, interlinea edizioni, 2015
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