CASSANDRA
La pazza con gli occhi sbarrati e le lunghe dita bianche
Confitte tra le pietre della muraglia,
Capelli arruffati dalla tempesta, urla la bocca; che fa / Cassandra,
Se la gente non crede
Nella tua fonte amara? L’uomo invero odia la verità; / preferirebbe
Incontrare una tigre per via.
Perciò i poeti addolciscono la loro verità mentendo; ma / venditori
Di religione e di politica
Dalla botte versano nuove bugie sulle vecchie, e hanno
lode
/ per buona
Saggezza: Povera sgualdrina, sii saggia.
No: masticherai ancora in un angolo una briciola di
verità,
Agli uomini e agli dèi invisa. – Tu e io, Cassandra.
Traduzione di Mary
de Rachewiltz
da La bipenne e
altre poesie, Guanda, 1969
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