LE PAROLE CHE HO SCRITTO
Non sono mie
le parole che ho scritto,
sebbene
m’appartengano. Ascoltai
e poi con la
mia voce a modo mio
dissi quel
che sentii.
Che raro
patrimonio.
Tutto
sommato, sono un indigente
ricco ed un
ricco povero.
E questa mia
tenuta,
piccola
eppure grande, a me nessuno
la contende
anzi spesso
m’è assegnata
l’intera proprietà.
Sono già
tanti anni
che m’illudo e
lavoro
per essa e che
da quando
me ne occupo
ho cercato
nel giusto
tempo di spargere il seme
in solchi ben
disposti.
E in mezzo ai
campi alzai come potei
con le mie
stesse mani, a poco a poco,
questa casa
che vedi.
Certo non è
sontuosa, però forse
puoi trovare
al suo interno
qualche
stanza che sia
calda e
accogliente. Cerco
di
migliorarla, sera dopo sera,
per come m’è
possibile, aggiungendo
qualche altra
stanza. È a disposizione
di tutti;
anzi è di tutti.
Qui non ci
sono chiavi,
le porte sono
sempre spalancate.
Traduzione di Francesco Dalessandro
da Chiave del sogno, Contatti, 2019
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