venerdì 8 gennaio 2021

Gianfranco Palmery

UN ALTRO È IO

 

Se mi svegliassi una mattina con un altro

corpo, un’altra faccia – non sarei un altro,

sarei quello lì e basta – come sono

questo qui che si osserva, sente il tono

della sua voce tutti i giorni e accetta

per abitudine la convenzione che fa

di un’abitudine la sua identità,

in se stesso misurandone la stretta;

avrei la personale cecità

della mia storia, il suo buio logorio:

come adesso l’ossessa in tedio e rabbia

lucidità che mi acceca. Ogni io

è una ferita una condanna una macchia:

questa è la sua universalità.

 

da L’io non esiste, Il Labirinto, 2003

Nessun commento:

Posta un commento