ACCETTIAMO LA FOLLIA
Accettiamo
apertamente la follia, O uomini
della mia
generazione. Seguiamo
le tracce di
questa età trucidata:
guardiamola
trascinarsi attraverso la cupa terra del Tempo
fin dentro la
chiusa casa dell’eternità
con lo strepito
che fa il moribondo,
con il viso che le
cose morte portano –
e non
dicono mai
volevamo di più;
cercavamo di trovare
un uscio aperto,
un completo atto d’amore,
che trasformasse
la crudele oscurità del giorno;
ma
trovammo inferno e
nebbia diffusi ovunque
sulla terra, e
dentro la testa
una putrida palude
di enormi tombe sbilenche.
Traduzione di
Franco De Poli
da Lo Stato
della Nazione, Guanda, 1967
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