LE ACQUE E LE FORESTE, III
Domenica popola i boschi di bimbi che frignano,
di donne che invecchiano; un ragazzo su due sanguina
al ginocchio, e si rincasa con i fazzoletti sporchi,
si lasciano cartacce vicino allo stagno... Le grida
si allontanano con la luce. Sotto i carpini
una ragazza sistema la gonna ad ogni allarme,
ormai sfinita. Ogni dolcezza, dell’aria
o dell’amore, ha per rovescio crudeltà,
ha un prezzo ogni domenica, e le feste
macchie sui tavoli, in cui il giorno c’inquieta.
Traduzione di Fabio Pusterla
da Il barbagianni. L’ignorante, Einaudi, 1992
Nessun commento:
Posta un commento