L’ANTICA
PAROLA
*
Ricordo
qui Marcello
Landi
poeta del ’16, amato
da
Luzi e Baldacci,
Bilenchi
e Betocchi, le nostre
passeggiate
per Testaccio fino
alla
tomba di Keats, le parole
di
cui si innamorava
che
masticava a lungo nella bocca.
Come
quella volta quando incontrammo
la
giovane Fiammetta,
e
il giorno dopo mi portò una poesia
dove
tra sassi e salti
l’antica
parola andava a incarnarsi.
*
Oggi
a me la parola
l’ha
regalata la mia
amata,
mi ha sussurrato
‒ stavamo coricati
un
poco addormentati ‒
«tu
per me ci sei,
nelle
maglie del tempo
per
me tu ci sei sempre».
*
Per
dire a lei come
mi
sono innamorato
le dico grazie delle maglie
che
mi ha prestato.
Stamattina
mi ci sono
affacciato
dentro le maglie,
in
fondo al tempo che non è immobile
ho
incontrato mia nonna
mi
sono pacificato.
Come
se avessi ritrovato
l’altro
suo proverbio che mi colpì
con
il quale volevo fare
una
poesia, ma così preso
dal
suo bene subito dimenticai.
(inedita)
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