DA KEATS
Come posso allontanarne il ricordo
dagli occhi che l’hanno appena avuta
la mia musa splendente?
Come posso cancellarne la scia
di cenere e brace dalle dita?
Anche il tatto ha memoria.
Come ucciderla in me per liberarmi
e liberato tornare alla vecchia
libertà, quando ormai la bellezza
più non mi prendeva non mi
catturava e la musa non aveva
più ali perché povera e incompresa
non sapeva più volare?
Come spegnere il mio desiderio
che vuole amarla piegando
la sua forza intellettuale e per me
divina? Io come posso
dimenticarla? Non è più filosofo
l’uccello del mare che col vento
sfiora l’onda, dove l’acqua geme?
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