C’è pace, certo, là tra i larghi moli, mente mia;
tra le navi ormeggiate, sul fiume.
Va’, ragazzino timido,
e rannicchiati fra quelle grandi barche che parlano pacatamente
tra loro. Puoi perfino addormentarti e al mattino
essere sollevato a bordo di qualcuna –
Al mattino si ricorda sempre tutto!
Ma di cosa malignano, sa Dio.
E Dio sa che non importa se non le comprendiamo.
Di sicuro è del mare, non può esserci dubbio.
È un suono pacato. Riposo! Per ora, questo voglio.
L’odore delle navi ci farà prender sonno.
Odore! È l’acqua marina che qui si mischia con quella di fiume –
almeno sembra – o forse è qualcos’altro – ma importa?
L’acqua del mare. Qui, com’è calma e quieta!
Come si muovono lente, a tratti, provando
le gomene che s’abbassano e gemono, in agonia.
Sì, non c’è dubbio, parlano d’alto mare.
Traduzione di Francesco Dalessandro
Da The collected poems of William Carlos Williams: 1909-1939, New Directions Publishing Corporation, 1991
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