POESIE POSTUME
Nessuna cosa mi ha
mai stupito
come quest’uomo
che sopravvive
ogni giorno
non conoscendo
di lauti banchetti
la gioia
e il bisogno,
ma soltanto il
bene
di un pezzo di
pane
di un uovo,
di un quarto di
vino
di un grappolo
d’uva:
compenso di
cellule stanche
di vile
materia che muore,
e torna a rivivere
altrove
nell’anima eterna
del mondo.
***
Perché non si
chiede
tanto di
abilitazione
al barbitonsore,
al parrucchiere
che a colpi di
forbice o di
affilato rasoio
mi asporta cellule
vive, non meno
di quelle che al
bisturi
di un dotto
chirurgo
io affido se il
male
mi assale?
da Contrappunto. Bimestrale di poesia e arte, Anno
VIII, n. 6, novembre-dicembre 1984
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