(NOTTURNA)
Ciò che di te mi
dice anche il più vero
sogno nel transito
dell’alba
tu piuma bambina
quasi ectoplasma
che chiedi a chi
le tue ragioni embrioni
al muto schermo
dove scuro scorre
il muro di dadi il
fosso dei giocatori…
l’abbraccio della
stanza ti fa viva
ma se t’affacci
fuma la saliva
e spersa guardi ma
di là del sogno
in una gabbia
palco senza voce
che cerco la tua
presa e volar via
e svelare agli
occhi il loro inganno
indeciso se
inchiodarli su un più alto palo
o fissare insieme
a te morendo la tua agonia
da Contrappunto. Bimestrale di poesia e arte, Anno
VIII, n. 6, novembre-dicembre 1984
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