NOTTURNO
S’inerpicava la
notte e parlavi
– parole come luce
come fuochi –
evocavi eruzioni
di bagliori
rivoli
incandescenti di colate.
Trascolorava il
giorno sopra i cotti
dell’orfica città
stretta alle crepe
d’un improvviso
illecito silenzio
stupefatto.
da Contrappunto. Bimestrale di poesia e arte, Anno
VIII, n. 6, novembre-dicembre 1984
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