venerdì 11 settembre 2020

Corrado Govoni

 LA SORGENTE


Sradicata dal masso la sorgente

libera di contaminarsi

scioglie il suo sonno opaco

nella favella della fresca corsa,

ma infelice oramai

di non esser più niente

se non solo, per poco,

nella fragile stretta del ghiaccio.

Invano cerca un'evasione

rallentando la fuga

nel paesaggio di fuoco

come un albero di silenzio

rimpiangendo quand'era sotto il sasso

angelo di non essere:

anche il solo specchiare è una fatica,

e la più pura trasparenza

un'atroce violenza;

ché il breve strappo dei tuoni e dei lampi

la ricaccia a donarsi ed a corrompersi

nuovamente giù,

mescolata alla terra dei campi

nella sua eterna impura schiavitù.


da Contrappunto, bimestrale di poesia e arte, Anno VIII n. 6, novembre-dicembre 1984

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