NEL BOSCO
(da una stampa giapponese)
1
Scorre il giovane tempo mentre attendi
che un destino si compia. Forse temi
il tori di quel tempio, lignea porta
verdastra, beffarda o minacciosa,
varco attraente che tutela il nulla.
Ma il grande pruno ti offre protezione,
quasi ti abbraccia. Le dita tue intrecciate
rivelano il tormento dell’attesa
di vederlo apparire. Là, nel vago,
fissi lo sguardo al mare (forse un lago),
volgi le spalle all’astro della notte,
alla dimora serena dei ricordi
più di te solitaria. In questa mossa
scuoti le nere trecce scompigliate
dalle insonni battaglie col guanciale.
2
Sono la prostituta sacra e quindi accetto
sia il carrettiere grasso e indisponente,
sia l’inesperto giovane voglioso.
Una volta – ricordo – mi cercò una donna
vestita da soldato. Passo il giorno
sul letto in dormiveglia ma di notte
sola passeggio ai raggi della luna
e ascolto la risacca sulla spiaggia.
Oltre questo portale è il mio capanno
dove ogni giorno confermo che illusorio
è il piacere del corpo e vuoto tutto
questo stringermi ad altri ed esser stretta.
Ma vicina è già l’alba. Indifferente
a ciò che insegno il nespolo fiorito
attende il sole per offrirmi l’ombra.
3
La mia padrona è incinta. Ben ricordo
che al quarto plenilunio ella sognò
semi rossi di spaccati melograni.
Allora scrisse al principe, suo amante,
che restasse lontano. La risposta
fu l’impronta di un bacio sulla carta.
Sfidando i Kami egli venne e si congiunse
con lei tutta la notte. Ripartendo
donò una veste rossa, fiori, una poesia
arrotolata attorno a un ramo dell’antico
ciliegio protettore. Da quel giorno
si è visto un corpo fluttuare in riva al mare
nelle notti di luna. Un tocco di campana
s’ode talvolta al far dell’alba. Mille gru
si levano allora in volo dagli stagni.
Nota dell'autore.
Nel bosco è la traduzione italiana dell'espressione
rashomon, titolo di un famoso film del regista Kurosawa.
Da Al traguardo di Malaga, LietoColle, 2009