lunedì 27 agosto 2012

Francisco Brines


LA NOTTE SCURA DELL’ALBA

Non sono giunti i corvi alla pineta
in cerca della notte,
coi loro neri gracchi, l’estensione delle ali,
gli occhi stanchi di vivere
sotto il peso degli astri.
Oggi passerò la notte insonne,
e nel giardino sento suonare la ruota dei venti,
dalla grata cadere i gelsomini
sulla deserta stanza.
C’è un odore di vita intorno a me, che dovette essere,
e prima di essere era desiderio solo, o speranza,
e la mia volontà ricordare non può se si è avverato.
Così il tempo è passato,
e sulla densità dei quieti aranci
ferisce il buio un’incipiente luce irrigidita,
che è solo freddo e stranezza,

come se in altri occhi che non sono di questa terra,
sorgesse il mondo,
o stesse per sorgere su uno spazio
dove non si conosca niente,
e bisogna ricominciare, senza sapere, a vivere.
Lasciami baciarti solo un labbro.


Traduzione di Emilio Coco

Da Poeti spagnoli contemporanei, Edizioni dell’Orso, 2008


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