lunedì 29 aprile 2024

Rossano Pestarino

 PARECCHI GIORNI DOPO



Parecchi giorni dopo

l’ultima nevicata

è come calpestare a piedi nudi

un tappeto di finestre

polverizzate, i marciapiedi in ombra,

gli angoli nascosti

dai palazzoni grigi,

i giardinetti che nessuno frequenta,

dove la neve è ormai compatta, sporca,

scricchiola e brilla come fosse zucchero.

Camminare, la notte,

ma così, senza direzione, camminare,

camminare camminare, fino a morire,

di freddo e di stanchezza,

dentro il silenzio della città che dorme,

dentro di te, sleeping man walking, la città

che non è mai la stessa, la notte,

neanche tu sei lo stesso, la notte, la notte,

quando tutti i gatti sono bigi

come l’abbraccio cauto

negli occhi delle ombre che attraversano.


(inedita)

venerdì 26 aprile 2024

Emily Dickinson

 THE SOUL


The Soul selects her own Society –

Then – shuts the Door –

To her divine Majority –

Present no more –

 

Unmoved – she notes the Chariots – pausing –

At her low Gate –

Unmoved – an Emperor be kneeling

Upon her Mat –

 

I’ve known her – from an ample nation –

Choose One –

Then – close the Valves of her attention –

Like Stone –

 

Massimo Bacigalupo

 

L’anima sceglie i suoi compagni

e poi chiude la porta;

la sua divina maggioranza

estranei non sopporta.

 

Impassibile, sente il cocchio che si ferma

presso il cancello esterno.

Impassibile, guarda un re prostrarsi

sul suo tappeto.

 

So che da tutto il mondo

può scegliere uno solo:

chiuder le valve poi dell’attenzione

come fossero pietra.

 

Silvia Bre

 

L’anima seleziona la sua corte –

poi – chiude la porta –

alla sua maggiore età divina –

altri non si presenti –

 

Impassibile – nota le carrozze – in sosta –

al suo cancello austero –

impassibile – e un imperatore s’inginocchia

al suo zerbino –

 

Ho saputo che lei – da un’ampia cerchia –

sceglie uno –

poi – chiude le valve della sua attenzione –

come pietra –

 

                                   Anonimo


L’Anima sceglie la sua Compagnia

E poi chiude la porta

Alla divina sua Maggiore età

Nessun altro si presenti

 

Impassibile, nota i Carri in sosta

Giù alla sua Porta

Impassibile, un imperatore inginocchiato

Sul suo zerbino

 

So che lei da ogni ampia nazione

Ne sceglie uno

Poi chiude le valve dell’attenzione

Come fosse di pietra



mercoledì 24 aprile 2024

Emily Dickinson

 AMPLE MAKE THIS BED



Ample make this Bed –

Make this Bed with Awe –

In it wait till Judgment break

Excellent and Fair.

 

Be it’s Mattress straight –

Be it’s Pillow round –

Let to Sunrise’ yellow noise

Interrupt this Ground –

 

 

                                   Silvio Raffo:

                                  

Ampio prepara questo letto, fallo

con ansia riverente –

restavi finché alto

il giudizio prorompa, e luminoso.

 

Sia diritto il materasso –

sia ben pieno il guanciale –

il giallo rumore dell’alba

non giunga a questa terra –

 

 

                                   Nadia Campana:

 

Rendi grande questo letto –

preparalo con tremore –

attendi spuntare il Giudizio

splendido e imparziale.

 

Sia diritto il materasso –

e il cuscino ben gonfio –

che il giallo rumore dell’alba

non interrompa questo suolo –

 

 

                                   Anonimo:

 

Fallo grande questo letto –

con rispetto preparalo e stupore

poi attendi che spunti il Giudizio

perfetto e imparziale.

 

Sia spianato il materasso –

e il cuscino ben gonfio –

che il giallo rumore dell’alba

non spezzi questo suolo.



lunedì 22 aprile 2024

Vincenzo Di Maro

 RICADE IL SONNO



Ricade in sonno, il capo come un seme.

Nel sogno sopraggiunge ad una foce

a una città di fiume tra le barche.

Così sottrae la biografia dal caso:

lo tormenta la cura di un approdo.

La città adesso fumiga in volute

di lente braci al sole, il suo cratere

da cui il cielo defluisce.

E s'avventura per rivoli di viali,                                                    

risale calli per una meta oscura.

Fino a un roveto, dove da un giardino

arde la pista in ombra, la rosa non prevista,

la polvere, il veleno che riposa

nel suo occhio feroce. O tutto è nulla

o tutto qualcosa.


(inedita)

venerdì 19 aprile 2024

Renato Minore

 PAOLINA A PISA


                                                              Ho fatto versi questo aprile:

                                                              ma versi veramente

                                                              e con quel mio cuore d'una volta.

                                                                  Da una lettera pisana di Giacomo

                                                                  a Paolina (2 maggio 1828)


"Ho sognato di andare per mare.

Mare grande. Sogno colorato".

Da qualche tempo il risveglio di Paolina

era più dolce, crudele, elementare.

Arrivò stanca, ma d'una stanchezza buona

con cui trotterellava, e benissimo.

Il cappellino con veletta turchese

lo aveva raccomandato la modista:

"Sarà più alta, più composta, più frivola".


La quasi vecchina da lei interrogata

aveva denti guasti, sorrideva, piangeva:

"Oh il conte, il mio conte, signora,

suo fratello, parlava, mi parlava

di lei bambina, cercava la fede?

e quel giorno rincorse un topo

che m'atterriva, con la lampada girò

tutta casa, irato che quasi bestemmiava,

ma non lo fece, esile, pallido,

con il segno della cialda ancora in bocca".


Per fare calze ai bambini,

l'ago su e giù, di qua e di là

il vescovo l'aspettava ogni sera.

Corse nel Borgo in cerca di panforte.

Sentiva l'allegria stordita dei caffè,

il ridente frastuono di carrozze,

mai sfamata la memoria

di bisbigli e risa, appena dietro la cortina,

la vita segreta, dolcissima.


da Ogni cosa è in prestito, La nave di Teseo, 2021



mercoledì 17 aprile 2024

Renato Minore

 RILEGGENDO L'INFINITO


                                Ciò che non ha termini non ha figura alcuna.

                                                                            Leonardo da Vinci


Collasserà questo tempo

e il tuo tempo non sarà

neppure quello infinitesimale

che divide la veglia dal sonno,

la vita dalla morte

nella formica saettata dallo spray.

Dal nulla risalirà il corso

e nessuno sarà così gentile

da informarci

che siamo stati defraudati

come se a un evento togli

il necessario calore di crescita,

l'abbaglio della forma.


Anche la tua profondissima quiete.


Particola in un ciclo

che non ci riguarda

oltre la misura

del tuo sbigottimento.

Senza sapere ciò che sappiamo

ancora fulmina

la pallida saggezza

del calendario audiovisivo.


da Ogni cosa è in prestito, La nave di Teseo, 2021

lunedì 15 aprile 2024

Alessandro Peregalli

 SOGNO


Giacevo

nel buio

della mia grande casa

di campagna,

quand'ella mi raggiunse

inebriante,

dolce,

mi avvolse

in una nube d'oro...


"Oh mostruosa colpa!"

(Otello di Verdi, atto secondo,

duetto tra Jago e il Moro.)


da Anima, La nave di Teseo, 2023

venerdì 12 aprile 2024

Fernanda Romagnoli

 TU


Tu, che chiamiamo anima.

Colore negro, odore ebreo. Tu profuga,

tu reietta, intoccabile. Tu transfuga

dal soffio dell'origine.

Non ti spetta razione, né coperta,

né foglio di reimbarco.

Per registri e frontiere

non esisti.


Ma in sere come questa, di cangianti

vaticini tra i monti,

ad ogni varco

può apparire improvvisa la tua faccia

d'eremita o brigante.

"Fronda smossa,

pietra caduta..." trasale in sé il passante

che la tua ombra assilla

di crinale in crinale,

mentre corri ridendo nell'occhiata

del cielo, che ti nomina e sigilla.


da La folle tentazione dell'eterno, Interno Poesia, 2022



mercoledì 10 aprile 2024

David Pujante

 

ZHUANG ZI FA UN BILANCIO

 

Lascia la vita che passi tranquilla,

ma con una certezza:

che in un giorno d’inverno

le acque s’agiteranno,

t’arriveranno ai piedi

e ti schiaffeggeranno;

arriveranno a tagliarti la strada.


Traduzione di Francesco Dalessandro

da 21 odas de invierno, Editorial Milenio, 2023




lunedì 8 aprile 2024

Daniela Attanasio

LA STANZA DORMIVA 


la stanza dormiva dentro l'ombra del castello *

sull'acqua la bellezza delle mura si rifletteva nel

segreto dell'acqua

e in quel disegno il colore del lago evaporava insieme al sole


lì ho sfiorato la possibilità

l'ho sentita simile a una carezza

una cosa sensibile che poteva cambiarmi lo sguardo -

è insignificante oggi dire che non ce l'ho fatta 


                                                                                             *Château de Chillon


da Vivi al mondo, Vallecchi, 2023

venerdì 5 aprile 2024

Rosita Copioli

 BRILLA LA STELLA


Ma brilla la stella

della carne ancora,

perché mi chiedi

di accendere la luce.

Non vedi che sale il chiarore

è ancora seta,

percorsa, come non fu,

da una forza strana,

diversa.


da I fanciulli dietro alle porte, Vallecchi, 2022

mercoledì 3 aprile 2024

Francesco De Girolamo

 METAMORFOSI


Non è molto quel ramo dietro i vetri

per sapere che fuori impera il niente;

ma è tutto ciò che scorgi e che non vedi

che lo trasforma in una gemma ardente.


Che lo trasforma in una calda rosa

che accende il limitare dello sguardo

della sua sete indomita e operosa;

e ritrasfonde in musica il tuo pianto.


da La radice e l'ala, Edizioni del leone, 2000

lunedì 1 aprile 2024

Rossano Pestarino

 FORSE SAPERE



Forse sapere, della vita e del mondo,

quello che sanno i cani.

Hai la tua rete di odori infallibili

che orienta i passi della tua giornata;

e c’è il sentiero umido dove attraversano

inaspettatamente le lucertole

che vanno a cercare il sole, o il boschetto delle lepri,

che hanno sempre voglia di giocare,

e poi l’acqua, ogni tanto, quella che corre,

fredda fredda e dolcissima da bere,

o l’altra amara e calda, che ti abbaglia e ti rincorre

e poi di nuovo scappa

senza stancarsi mai,

perché anche lei ha sempre voglia di giocare.

Tutto quello che si muove ha voglia di giocare.


(inedita)