RICADE IL SONNO
Ricade
in sonno, il capo come un seme.
Nel
sogno sopraggiunge ad una foce
a
una città di fiume tra le barche.
Così
sottrae la biografia dal caso:
lo
tormenta la cura di un approdo.
La
città adesso fumiga in volute
di
lente braci al sole, il suo cratere
da
cui il cielo defluisce.
E
s'avventura per rivoli di viali,
risale
calli per una meta oscura.
Fino
a un roveto, dove da un giardino
arde
la pista in ombra, la rosa non prevista,
la
polvere, il veleno che riposa
nel
suo occhio feroce. O tutto è nulla
o
tutto qualcosa.
(inedita)
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