PARECCHI GIORNI DOPO
Parecchi
giorni dopo
l’ultima
nevicata
è
come calpestare a piedi nudi
un
tappeto di finestre
polverizzate,
i marciapiedi in ombra,
gli
angoli nascosti
dai
palazzoni grigi,
i
giardinetti che nessuno frequenta,
dove
la neve è ormai compatta, sporca,
scricchiola
e brilla come fosse zucchero.
Camminare,
la notte,
ma
così, senza direzione, camminare,
camminare
camminare, fino a morire,
di
freddo e di stanchezza,
dentro
il silenzio della città che dorme,
dentro
di te, sleeping man walking, la città
che
non è mai la stessa, la notte,
neanche
tu sei lo stesso, la notte, la notte,
quando
tutti i gatti sono bigi
come
l’abbraccio cauto
negli
occhi delle ombre che attraversano.
(inedita)
Grazie sempre, caro Francesco, e un abbraccio.
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