venerdì 12 aprile 2024

Fernanda Romagnoli

 TU


Tu, che chiamiamo anima.

Colore negro, odore ebreo. Tu profuga,

tu reietta, intoccabile. Tu transfuga

dal soffio dell'origine.

Non ti spetta razione, né coperta,

né foglio di reimbarco.

Per registri e frontiere

non esisti.


Ma in sere come questa, di cangianti

vaticini tra i monti,

ad ogni varco

può apparire improvvisa la tua faccia

d'eremita o brigante.

"Fronda smossa,

pietra caduta..." trasale in sé il passante

che la tua ombra assilla

di crinale in crinale,

mentre corri ridendo nell'occhiata

del cielo, che ti nomina e sigilla.


da La folle tentazione dell'eterno, Interno Poesia, 2022



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