mercoledì 18 settembre 2013

Francesco Petrarca

LA VITA FUGGE E NON S’ARRESTA UN’ORA

La vita fugge e non s’arresta un’ora
e la morte vien dietro a gran giornate
e le cose presenti e le passate
mi danno guerra, e le future ancora;

e ’l rimembrare e l’aspettar m’accora
or quinci or quindi, sì che ’n veritate,
se non ch’i’ ò di me stesso pietate
i’ sarei già di questi pensier fora.

Tornami avanti s’alcun dolce mai
ebbe ’l cor tristo, e poi da l’altra parte
veggio al mio navigar turbati i venti:

veggio fortuna in porto, e stanco omai
il mio nocchier, e rotte arbore e sarte,
e i lumi bei che mirar soglio, spenti.

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