mercoledì 23 luglio 2014

Stefania Portaccio


INVETTIVA

                                                     per Andrea Zanzotto


su trascorrenti treni pieni 
di bocche
recede l’italiano nei suoi stracchi 
accostamenti
nei melodiosi calli dei suoi suoni

una faccenda che segni secca il mondo
o sfumata un millimetro
meglio in inglese meglio in dialetto dirla
che in questa lingua sdentata
che biascica di fasti 
in una casa ipotecata – io ero
sono, guardi, sterminata!

l’impervio?

una parola macerata a punta 
che sturi il piloro il tubo il cavo 
il capillare – unta  
che entri e dica
l’urgenza del sottile ponte 
che dica esatto cerchi l’intatto
senso e lo contamini mestando 
nella densa zuppa? 

una pozione
che tutti ne vogliano il segreto?

qui in pochi si mangia cibi ignoti 
si osa la magia si va nel bosco
e i pochi stanno sconosciuti 
tra loro – il galateo della scoperta è perso 
resta la radura di paura 
di scrivere in un verso
che abbia duro sapore e di veleno 
freccia scoccata sia

22 aprile 2007 


Andrea Zanzotto non è un poeta che mi ha fatto scrivere poesie, né mi ha scaldato il cuore. Ha acceso il ragionamento. Per esempio dopo aver letto In questo progresso scorsoio, conversazione con Marzio Breda (Garzanti, 2009), ho rimpianto di essermi disfatta dei Quaderni dal carcere. Il catastrofismo a ragion veduta di Zanzotto mi ha fatto pensare a Gramsci: avrei voluto controllare, per conto mio e a modo mio, se e come Gramsci avesse, riguardo alla società italiana, premuto in realtà più sul pessimismo della ragione che sull’ottimismo della volontà.
Sul destino della nostra lingua ho scritto invece una poesia triste, e ho sentito Il galateo in bosco tornarmi presente.
                                                                                                                                Stefania Portaccio



A una lettrice fedele di questo blog, che ci scrive: "Sono in un momento di difficoltà e la mia unica lettura da qualche settimana sono le poesie e le prose di Zanzotto. Non sono mai scontate".
                                                                                      La Redazione


1 commento:

  1. forte, anche se non sono sicuro di ciò che stia dicendo

    RispondiElimina