venerdì 13 febbraio 2015

Elizabeth Barrett Browning

Interrompo la serie di tre poesie dedicate a Euridice (la terza di Vladimir Holan la leggerete lunedì), per segnalare che domani (18.15-19.30), alla Keats-Shelley House, piazza di Spagna 26, Roma, si terrà una lettura degli straordinari sonetti di Elizabeth Barrett Browning dedicati al marito Robert Browning. L'evento è anche una delle ultime occasioni per poter ammirare la mostra temporanea invernale "Robert Browning, Reporting from Rome" che prende in esame la storia del poeta inglese Robert Browning (1812-1889) durante e dopo la sua permanenza in Italia e che include una serie di ritratti e manufatti in prestito da Provost & Fellows of Eton College, raggruppati insieme nel Cabinet of Curiosities. Tra questi oggetti c'è anche lo splendido anello di fidanzamento risalente al diciottesimo secolo che Browning diede alla sua amata Elizabeth Barrett. 

NB: Ho saputo che i posti sono purtroppo già esauriti.  



DUE SONETTI


XIV

Se devi amarmi, sia solo per amore
e nient’altro. Non dire: «È per lo sguardo        
e il sorriso che l’amo, per il modo gentile 
di parlare, per una finezza di pensiero                 
che risponde alla mia, perché un giorno             
mi fece sentire sereno». Queste cose 
cambiano in sé, caro, o possono cambiare 
per te: come è fatto può essere disfatto, 
l’amore. E non amarmi nemmeno 
per la tua compassione che mi asciuga 
le guance: se chi a lungo hai confortato
dimentica di piangere perde il tuo amore. 
No. Amami solo per amore, affinché
tu possa amare in eternità d'amore.


XIX

Il Rialto dell’anima ha le sue merci.
Al mercato, io baratto riccio con riccio.
Dalla fronte del mio poeta, uno il cuore 
ne riceve, più pregiato di merci rare, 
nero come porpora - o le purpuree, cupe 
trecce che sulle bianche fronti delle muse 
apparvero agli occhi di Pindaro. Per tale
corrispondenza, credo, l’ombra del lauro 
che t’incorona indugia sul tuo riccio – così nero! 
Col filo lieve del respiro di un bacio 
lego l'ombra, che non scivoli via, e il dono 
qui sul cuore assicuro: perché come 
sulla tua fronte non gli manchi il calore 
naturale, finché non geli il mio la morte.




Traduzione di Francesco Dalessandro

da Sonetti dal portoghese, Edizioni Il Labirinto, 2002, rist. 2014

3 commenti:

  1. Bellissime le poesie e le traduzioni! Purtroppo credo che i biglietti per l'evento alla Keats-Shelley House sono già esauriti.

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  2. Scrivere d'amore senza cadere nella retorica e nel sentimentalismo è impresa ardua. Bellissime e intense sia le poesie che le traduzioni! Condivido pienamente. Auguri perciò anche per l'iniziativa di domani.

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  3. Complimenti Francesco per una serata indimenticabile! Molto particolare e suggestivo la tua lettura con voci alternate.

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