venerdì 28 luglio 2017

D. H. Lawrence

MATTINO DI PRIMAVERA

Ah, nel vano della porta
aperta c’è un mandorlo
infiammato di fiori.  
   – Smettiamo di litigare.

Tra il rosa e blu del cielo                           
e i fiori del mandorlo           
svolazza un passero.                                  
   – Ne siamo usciti,

finalmente è primavera!
Ma guarda, credendosi solo,
come fa il prepotente coi fiori!
   – Ah come, tu ed io,

saremo felici! – Ma lo vedi
come colpisce i ciuffi
dei fiori, l’impudente?                                      
   – Ma te la saresti sognata

tutta quest’amarezza?
Non pensarci, è finita, è primavera.
Saremo un’estate felice,                            
   una tenera estate.                         

Siamo morti, abbiamo ucciso e siamo stati uccisi.
Non siamo più gli stessi.
Mi sento nuovo e ansioso
   di ricominciare.

Che bello vivere e dimenticare,           
sentirsi davvero nuovi.                                   
Lo vedi il passero tra i fiori?
   Che chiasso sta facendo?

Crede che tutto il cielo azzurro      
conti meno dell’ovetto azzurro
che ha nel nido – saremo felici          
   tu ed io, io e te.

Più niente per cui litigare
ancora – almeno tra di noi.
Guarda che meraviglia il mondo
   fuori dalla porta!


Traduzione di Francesco Dalessandro

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